Fu al principio

Un vasto Regno ai confini del mare. Umani, draghi e strani piccoli esseri dalle forme bizzarre che vivevano in perfetta armonia nel culto della pace e della natura. Re Evander Thunderwolf e la sua sposa, la Regina Diane Notthingale, amministravano il Regno con fiducia nelle casate nobiliari, circondandosi di consiglieri e alti funzionari. La vita di corte assunse ben presto contorni ben definiti arricchendosi di una vera e propria casta nobiliare, alla quale venivano affidati tutti gli incarichi più delicati e prestigiosi, tra i quali la colonizzazione delle isole. Il commercio via mare prese forma solo dopo un paio di anni, al punto che nelle Terre dell'Est venne eretta la Cittadella, una piccola città fortificata in cui i marinai potevano soggiornare e in cui i nobili potevano porre le prime basi per la colonizzazione di quella che era la più grande isola dell'arcipelago. I commerci divennero ben presto molto lucrosi, soprattutto per la quantità di materie prime come gemme, minerali di ogni sorta, e piccoli insetti avvolti in fili di seta utilizzati per creare tessuti di pregio. Per il Re apparve subito non facile mantenere i vari interessi in equilibrio, arricchire il regno evitando l'acquisizione di una pericolosa indipendenza da parte dei suoi coloni, ma malgrado i timori, la sua idea originaria di riunire la terraferma alle isole e creare il regno più potente dell'emisfero, si stava realizzando. Il più grosso enigma da sciogliere era però in terraferma: lungo i fiumi della terra elfica di Castalia fu ritrovato l'oro e la Corona si prodigò per l'ottenimento del benestrare dell'Aran elfico per dare via all'estrazione disponendo dei suoi territori. Una non facile sfida diplomatica tra due razze diverse. Nel frattempo nella nuova colonia vi fu anche un'altra immigrazione, quella degli elfi oscuri indigeni delle Grotte di Castalia e da sempre in conflitto con gli elfi di superficie, pronti a diffondersi nel sottosuolo delle Terre dell'Est per creare il proprio regno. Costruirono infatti allo scopo una "Città Sotterranea" al di sotto della Cittadella, cozzando con l'egemonia umana. Con il passare del tempo Re Evander decise di affidare la protezione di quell'isola precaria ad uno dei draghi del Regno, Mohebius il Drago di Bronzo, e di separarlo quindi da suo fratello, il Drago d'Oro da cui traggono il nome i territori del Regno, ovvero Buzadara. Entrambi i Draghi, venerati come divinità, avevano lo scopo di difendere la civiltà dalle strane creature di terra e dei mari, flagello storico per la pacifica convivenza e garantire la stessa placando gli istinti nefasti. Nel frattempo il suo primo erede vide la luce, un maschio, Immanuel Thunderwolf, ma una febbre setticemica uccise la regina solo dopo pochi giorni dal parto e la sua felicità e quella del Regno cominciarono ad incrinarsi.


Il passato

Lo stato di depressione in cui Re Evander cadde dalla morte della moglie lo allontanò dal figlio, che crebbe lontano dal Castello affidato alle cure del Primo cerusico del Regno Jane Wilfred. A destare il sovrano dal torpore fu una delle sue cortigiane che portava, per colmo della sorte, lo stesso nome di quell'amore perduto: Diane, Diane Ward. Ad un anno dal grave lutto, il Regno vide una nuova coppia reale formarsi ed un nuovo matrimonio celebrarsi: la testimonianza vivente della prima moglie non fu ben vista dalla nuova regina e dai suoi gregari, il principino, al punto che ricorse più volte a vari stratagemmi per liberarsene e ad altrettanti per dare al Re altri eredi, ma il suo ventre si dimostrò sterile. Diane ricorse a diversi espedienti circondandosi di figuri più o meno loschi, arcanisti, maghi, veggenti e sperimentò diversi incantesimi e pozioni, portando magie di molte forme oscure tra le mura della Corte. La sua isteria si ripercosse violentemente sul regno e sul Re che cominciava clamorosamente ad invecchiare, avendo più del doppio dei suoi anni. Per liberarsi dei pochi che le si opponevano e tentavo di distogliere il Re dalle sue attenzioni, Diane fece deportare interi casati e molti uomini e donne fedeli al regno nelle Terre dell'Est, imprigionandoli in una bolla magica che avrebbe impedito loro di abbandonare i territori, causando così anche la prigionia del Drago di Bronzo, intrappolato dall'incanto a sua volta. L'erede nel frattempo cresceva in un rapporto conflittuale e malato con la corte: unico figlio del Re, era vincolato alla vita di Palazzo come una prigione da cui spesso tentava di fuggire mescolandosi alla gente normale ed alle vie della città. Evander, vecchio e malato, senza il suo codazzo di salvatori e con un figlio disorientato, cominciò a perdere il senno, al punto che quasi si convinse di non aver mai avuto una prima moglie: Diane Ward era il suo solo mondo ed ogni sua volontà diventava legge, inclusa la decapitazione dei suoi oppositori. La situazione politica era ormai definitivamente incrinata e anche i fedelissimi confinati nelle Terre dell'Est avevano ceduto ad altri istinti, quelli di stringere i confini della cittadella affrontandosi senza esclusioni in una guerra intestina. Preghiere, riti, incantesimi furono pronunciati perché il Drago di Bronzo li liberasse e li guidasse alla vendetta ed un giorno, con un ruggito pregno di una rabbia che nessuno aveva mai udito, Mohebius spezzò la bolla magica e si trasformò in aguzzino del Regno. Nel frattempo, la follia degli umani giunse nelle terre elfiche di Castalia: gli elfi passavano di Aran in Aran nella vana speranza di creare rapporti diplomatici abbastanza stabili con la corte umana, temibile e così vicina. Senza una legge salda e senza alcun interesse da parte della corona, ondate di stupri, di razzie e di misfatti di vario genere, incrinarono i rapporti tra le due razze che paradossalmente si unirono geneticamente dando origine ad una razza intermedia: i mezzelfi. Questi, senza una giusta identità e connotazione, vivevano di espedienti cercando di salvarsi la vita e di avere abbastanza da mettere nello stomaco. Rifiutati dagli elfi perchè figli della vergogna. Rifiutati dagli umani perchè figli di boriosi selvaggi. Altre ambigue creature, provenienti dalle Terre dell'Est, cominciarono a vagare con i loro volti mostruosi nei territori del regno, capaci di risvegliare negli animi tutte le paure più infime e recondite fino all'autodistruzione: i Sussurratori. Il Caos prese il sopravvento. La lucida follia di Diane ed il declino di Evander sembravano oramai inevitabili, ma una notte l'erede oramai venticinquenne, Immanuel, pose fine alla loro vita con il veleno e, morti i reali, assunse per diritto il governo del regno conservando però il suo rango di principe, solo per il profondo disprezzo maturato nei confronti del titolo di suo padre. Nessuno sa dove Buzadara, il Drago d'Oro, sia scomparso durante questi anni di incertezze e tribolazioni.


Il presente

Vi sono diverse leggende che parlano di sette chiavi indispensabili per la liberazione del Drago d'Oro da una prigione mistica, altre dichiarano che quegli artefatti possano portare la fine dei tempi, altre ancora le collocano in scenari magici e pericolosi, ma di fatto recentemente molti eventi strani si susseguono nel Regno, compresa l'apparizione di creature primordiali ormai sparite da tempo grazie alla protezione dei draghi. Mohebius vaga per i territori cercando disperatamente suo fratello ma quale sia il suo scopo non è dato saperlo. Da sempre la notte insegue il giorno come nel ciclo naturale delle cose, ma il giorno deve ogni volta tornare per completare quel ciclo e se Buzadara soccombesse non sarebbero che le tenebre: il Drago d'Oro è quindi vivo, ma dove? Come? Per quanto? Nel frattempo la corona riorganizza i territori di Buzadara dividedoli tra Principato Thunderwolf e Castalia, mentre le Terre dell'Est diventano le Terre di Mohebius e le due isole minori vengono denominate Vulcania e Le Nuove Terre. I rapporti diplomatici con gli elfi sono in stasi. Il futuro sta per essere pianificato ma se porterà o meno alla pace, non è stato ancora scritto.


Il quadro politico

Il Principe immanuel Thunderwolf intreccia nell’anno 20 una doppia relazione con l'Aran degli elfi Lhien Fahliell e con la prima mecenate dell'Ateneo delle Arti, Lieijin Serrac, ingravidandole entrambe. Nella sua precaria lucidità riesce ad unire le donne in una relazione plurima senza attriti e senza gelosie ma Liejin Serrac sarà ben presto trovata morta, uccisa da un pugnale. Il dolore per la sua perdita è intenso ma non si protrae per il forte istinto di sopravvivenza. Dall'unione con l'Aran nascerà invece il suo primogenito che riconosce nonostante la razza impura e nonostante i bigotti di corte, Malbeth Fahliell Thunderwolf. Dopo la nascita dell’erede, i rapporti con l'Aran s'incrinano proprio a causa della gestione del piccolo, che lo vede troppo spesso a Castalia. Stanco di dover sottostare ai voleri dell'elfa che mostra gravi titubanze circa la presenza dell'infante a Castel Thunderwolf, si chiude in una prigione mentale isolandosi nuovamente in un mondo alternativo e senza accesso. Nel mese 7 stringe un'alleanza con l'Orgoglio Mezzelfico, chiedendo alla Testa Jussi Bertram di fare da tramite per vedere suo figlio, ma il popolo comincia ad insorgere per la presenza dell'erede al castello, ritenuto una vergogna, illegittimo e impuro, al punto che una guardia di palazzo ne tenta l'uccisione. Decide così di occultare il bambino dalla scena politica e stila un testamento in cui lo disconosce come suo erede, nominando come tale il Primo Cerusico e Consigliere di Corte, Jane Wilfred. Emana una condanna a morte per l'ex guardia e la fa decapitare in pubblica piazza, sfidando il popolo per portare a termine il suo piano e quello di portare via con sè il marchio di famiglia per riabilitare Malbeth, in quanto con la sua morte, si conclude ufficialmente il regno dei Thunderwolf. Muore trafitto da una freccia il giorno 22 del mese 7 anno 20 sul palco allestito per l'esecuzione del traditore, davanti agli occhi della corte e del suo popolo. Jane Wilfred diviene quindi regina. La sua missione di emanare editti per la pacificazione della razza umana con quella mezzelfica, che consenta in futuro l’ascesa al trono di Malbeth, non viene nemmeno contemplata dalla sovrana, ma si vede costretta a riportare il principe in vita per le incessanti pressioni della Corte Reale, a conoscenza della preziosa pozione della vita di cui la donna è in possesso. Il giorno 28 del mese 7 anno 20 Immanuel torna in vita, con la facoltà, secondo il volere di Buzadara di apparire come un giovane mezzelfo per il quale si spaccia divenendo Dragoniere della Corona, Thalion Vùole Kuvion. Dopo circa un mese dalla sua resurrezione torna da Jane Wilfred, che non si è prodigata come nei patti ad emanare editti per sanare il razzismo tra gli umani e i mezzelfi, chiedendole spiegazioni. La donna adesso al governo, è quasi completamente sparita dalla scena politica trasformandosi in una sorta di emblema, vivendo le sue giornate a ricamare e a coltivare rose. Le chiede tempi e modalità per raggiungere lo scopo per il quale è morto, salvare suo figlio occultando il blasone dei Thunderwolf, per metterlo poi sul trono nel momento in cui i legami sociali e razziali fossero giunti a soluzione. Ma l'incontro assume i contorni di un'insanabile frattura, nell'istante esatto in cui comprende le non intenzioni della regina che egli stesso ha messo sul trono. Il futuro sancirà per chi propenderà la sorte e se il piccolo Malbeth, figlio delle due stirpi reali e legittimo erede al trono, vestirà da mezzelfo e con tutti gli onori dovuti, la corona dei Thunderwolf. Il Giorno 2 Mese 9 Anno 20 Immanuel scopre dalle labbra dell'Aran degli elfi, una manovra politica messa a punto dalla regina per impedire con un sotterfugio, il suo ritorno in vita, violando gli accordi pre mortem che avevano stretto e che l'avrebbero visto tornare per mettere sul trono l'erede legittimo, Malbeth Thunderwolf, dopo l'emissione da parte della Regina, di editti per promuovere la tolleranza umana verso la razza mezzelfica. Appreso questo la raggiunge in piazza camuffato da dragoniere e ascolta il suo discorso al popolo, discorso ricco di false promesse e che ancora una volta sottolinea quanto Jane Wilfred sia avvinghiata al trono. Salito sul palco casta due incantesimi, con il primo crea sul proprio corpo l'armatura del drago d'oro e con il secondo impone alla Regina di essere sincera e questa svela al popolo tutti i suoi inganni e i suoi disegni. Chiarito ampiamente il teatro che l'ha visto vittima, la decapita lasciandola in piazza e in bella mostra, come monito per tutti i traditori della corona. Lo spettacolo appare chiaro e il trono torna ai Thunderwolf ma la Regina è davvero morta?


Questo è quanto

Questo è il prologo

Questo è l'inizio di una nuova era